lunedì 2 luglio 2012

ATTENZIONE!: Occhio all' etichetta: Con il 100% Made in Italy sei al sicuro


In seguito ad esami di laboratorio sui capi firmati di aziende che usano la manodopera a basso costo in Cina, Vietnam, Malesia, Filippine e Bangladesh (per poi rivenderli sul mercato anche a 50 volte di più rispetto al costo iniziale) è stata rilevata la presenza di sostanze chimiche pericolose per gli organi riproduttivi. Si tratta degli etossilati di nonilfenolo. Il nonifenolo è un distruttore endocrino che contamina la catena alimentare e si accumula negli organismi viventi mettendo a rischio la loro fertilà, il sistema riproduttivo e la crescita. Ma ci sono altre sostanze dannose.
Rischi dei prodotti di abbigliamento made in cina

I prodotti sono spesso trattati con sostanze chimiche non idonee al contatto con la cute umana, e possono dare origine a fenomeni allergici o di intossicazione. Un esempio sono le ammine aromatiche, sostanze liberate dai coloranti durante le fasi produttive ed il successivo utilizzo dei capi d’abbigliamento. Queste ammine, assorbite a livello cutaneo, sono ad effetto cancerogeno soprattutto nei confronti della vescica. Secondo la CNA Federmoda, nel 2005 oltre la metà dei prodotti presenti sulle bancarelle era contaminato da questa sostanza, che risulta essere particolarmente abbondante nei capi di colore nero. Anche qui la motivazione sta nei costi di produzione: l’utilizzo di coloranti a basso costo consente risparmi troppo appetibili per non essere rincorsi. I coloranti azoici, responsabili della presenza delle ammine aromatiche, vengono purtroppo utilizzati per la fabbricazione di un gran numero di prodotti contenenti lana, cotone e cuoio. Per via dei loro effetti disastrosi sulla salute, sono vietati in Europa: ma evidentemente è impossibile bloccare i flussi di capi “contaminati”. Gravi reazioni allergiche possono avvenire anche a causa della contaminazione dei capi di abbigliamento con il famigerato dimetilfumarato, sostanza tossica proibita dall’Unione Europea.

CONSIGLI che si possono dare per evitare di trovarsi in situazioni poco piacevoli per la nostra salute sono indiscutibilmente legati al buonsenso. Prima di tutto, e come del resto in ogni ambito commerciale, diffidare dei prezzi troppo bassi. Sapendo che spesso questi nascondono sfruttamento della manodopera ed utilizzo di sostanze di bassa qualità (o addirittura pericolose), le offerte “troppo belle per essere vere” dovrebbero se non altro essere guardate con estremo sospetto.

Così come con sospetto vanno considerate le etichette incomplete o redatte in altre lingue: la mancanza dell’italiano fra le lingue presenti sulla confezione può essere un chiaro segnale di contraffazione del prodotto. Si tratta comunque, sicuramente, di un’infrazione della legge, che afferma che l’etichetta deve obbligatoriamente contenere informazioni in italiano. Oltre alle indicazioni nella nostra lingua, in etichetta va riportata anche la composizione del prodotto.

Esami di laboratorio confermano la qualità dei nostri prodotti Made in Italy. Ma ATTENZIONE! I prodotti per legge sono Made in Italy se almeno 2 processi su 4 sono fatti in Italia anche con materiali di importazione; quindi bisogna ricercare i capi 100% Made in Italy, il vero Made in Italy.

Compra Made in Italy e vai sul sicuro!






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