giovedì 20 dicembre 2012

21 12 2012 La fine del mondo? L' inizio di una nuova era. Il Romanticismo 3.0


Secondo i Maya, stiamo abbandonando il mondo del quarto sole per entrare in quello del quinto. Le profezie maya riferite a questa data parlavano di un momento di cambiamento, di armonia e di rinascita.  Il 2012 è di fatto la transizione in una nuova era. Secondo gli anziani del clan maya guatemalteco dell'Aquila, il quinto 
ciclo sarà un periodo di saggezza, armonia, pace, amore, coscienza e ritorno all'ordine naturale.

"Il primo ciclo era di energia femminile e il suo elemento era il fuoco. Il secondo ciclo era di energia maschile e il suo elemento era la terra. Il terzo ciclo era di energia femminile e il suo elemento era l'aria. Il quarto ciclo è di energia femminile e il suo elemento è l'acqua. Il quinto ciclo sarà una fusione di energia femminile e maschile. Sarà una transizione in cui non vi sarà più conflitto tra le polarità. Porterà equilibrio e non vi sarà gerarchia in cui un'energia è superiore all'altra. Entrambe le energie si supporteranno a vicenda. Per questo sarà un periodo di armonia, il regno dell'amore e il ritorno della coscienza. Il suo elemento sarà l'etere".



Oggi non è la fine del mondo ma l' inizio di una nuova era chiamata Romanticismo 3.0. Questo movimento romantico di nuova generazione diffuso dal marchio Double Excess è caratterizzato da movimenti artistici, musicali, culturali e letterari che contrastano il peso di un mondo vecchio che costringe a limitare il proprio modo espressivo, un fenomeno complesso che assume connotazioni diverse.

Nel movimento non c'è un riferimento preciso a un sistema chiuso di idee che possa compiutamente definirlo ma esso fa piuttosto riferimento  ad un "modo di sentire" a cui le persone adeguano il loro modo di esprimersi, di pensare e vivere e soprattutto un "modo di sentire" a cui le aziende adeguano il loro modo di fare business. 

I temi principali caratteristici di questa nuova era romantica spaziano dall' Arte alla Bellezza, dalla Vera Musica alla Agricoltura Biologica e Biodinamica, dalla Vera Autorealizzazione alla Green Economy, dalla Tutela del Paesaggio alla Libertà di Pensiero, ma anche la diffusione e la promozione dei valori sportivi e dello sport pulito

Non ci resta che fidarci della conoscenza maya dell'universo, una conoscenza conservata nella nostra mente subconscia, ma dimenticata e non più usata dagli occidentali odierni e abbracciare e promuovere il Romanticismo 3.0 e non dobbiamo avere paura di ciò che accadrà nel giro di pochi anni. Diamo fiducia alla loro antica saggezza e aspettiamo con gioia questa transizione in un nuovo mondo, in una nuova dimensione, derivante dall' intersezione del Sole con l' equatore galattico e l' allineamento della Terra con il centro della galassia.

Matias Castenega

lunedì 2 luglio 2012

ATTENZIONE!: Occhio all' etichetta: Con il 100% Made in Italy sei al sicuro


In seguito ad esami di laboratorio sui capi firmati di aziende che usano la manodopera a basso costo in Cina, Vietnam, Malesia, Filippine e Bangladesh (per poi rivenderli sul mercato anche a 50 volte di più rispetto al costo iniziale) è stata rilevata la presenza di sostanze chimiche pericolose per gli organi riproduttivi. Si tratta degli etossilati di nonilfenolo. Il nonifenolo è un distruttore endocrino che contamina la catena alimentare e si accumula negli organismi viventi mettendo a rischio la loro fertilà, il sistema riproduttivo e la crescita. Ma ci sono altre sostanze dannose.
Rischi dei prodotti di abbigliamento made in cina

I prodotti sono spesso trattati con sostanze chimiche non idonee al contatto con la cute umana, e possono dare origine a fenomeni allergici o di intossicazione. Un esempio sono le ammine aromatiche, sostanze liberate dai coloranti durante le fasi produttive ed il successivo utilizzo dei capi d’abbigliamento. Queste ammine, assorbite a livello cutaneo, sono ad effetto cancerogeno soprattutto nei confronti della vescica. Secondo la CNA Federmoda, nel 2005 oltre la metà dei prodotti presenti sulle bancarelle era contaminato da questa sostanza, che risulta essere particolarmente abbondante nei capi di colore nero. Anche qui la motivazione sta nei costi di produzione: l’utilizzo di coloranti a basso costo consente risparmi troppo appetibili per non essere rincorsi. I coloranti azoici, responsabili della presenza delle ammine aromatiche, vengono purtroppo utilizzati per la fabbricazione di un gran numero di prodotti contenenti lana, cotone e cuoio. Per via dei loro effetti disastrosi sulla salute, sono vietati in Europa: ma evidentemente è impossibile bloccare i flussi di capi “contaminati”. Gravi reazioni allergiche possono avvenire anche a causa della contaminazione dei capi di abbigliamento con il famigerato dimetilfumarato, sostanza tossica proibita dall’Unione Europea.

CONSIGLI che si possono dare per evitare di trovarsi in situazioni poco piacevoli per la nostra salute sono indiscutibilmente legati al buonsenso. Prima di tutto, e come del resto in ogni ambito commerciale, diffidare dei prezzi troppo bassi. Sapendo che spesso questi nascondono sfruttamento della manodopera ed utilizzo di sostanze di bassa qualità (o addirittura pericolose), le offerte “troppo belle per essere vere” dovrebbero se non altro essere guardate con estremo sospetto.

Così come con sospetto vanno considerate le etichette incomplete o redatte in altre lingue: la mancanza dell’italiano fra le lingue presenti sulla confezione può essere un chiaro segnale di contraffazione del prodotto. Si tratta comunque, sicuramente, di un’infrazione della legge, che afferma che l’etichetta deve obbligatoriamente contenere informazioni in italiano. Oltre alle indicazioni nella nostra lingua, in etichetta va riportata anche la composizione del prodotto.

Esami di laboratorio confermano la qualità dei nostri prodotti Made in Italy. Ma ATTENZIONE! I prodotti per legge sono Made in Italy se almeno 2 processi su 4 sono fatti in Italia anche con materiali di importazione; quindi bisogna ricercare i capi 100% Made in Italy, il vero Made in Italy.

Compra Made in Italy e vai sul sicuro!






sabato 1 ottobre 2011

Moda e stile in un luogo senza tempo...


Sapori freschi e genuini, una tradizione che avvolge 
tutto e si diffonde nell’aria, la morbidezza e la rotondità delle colline, 
un vero tuffo nello splendore della campagna di Arezzo nel cuore della Toscana tra vicoli 
e stradine che rendono magico il paesaggio. E’ proprio in questo scenario d’altri tempi che 
si è svolto il nuovo servizio fotografico della nuova marca di abbigliamento "Double Excess" , 
a Villa la Grotta.



L’ampio giardino, la piscina e il parco sovrastante hanno impreziosito le nuove collezioni 
della marca di abbigliamento. Le foto usciranno il 10 Ottobre sul nuovo sito che sarà totalmente 
rinnovato e serviranno anche per il nuovo catalogo di moda.


Saranno molte le novità a partire dalle collezioni:
La Collezione Classic vanterà una varietà di colori incredibili, la Vintage stupirà con 
le nuove polo dai trattamenti speciali invecchianti e le nuove  t-shirt in cotone fiammato 
con stampe accattivanti e seducenti impreziosite da ricami innovativi applicati sui capi e 
infine la Collezione Club, una collezione di maglieria pregiata tutta da scoprire su:


www.doubleexcess.com



martedì 27 settembre 2011

La moda per tutti

Nell'Ottocento la tecnica sartoriale andò affinandosi rendendo più agevole indossare il vestito. Dal XIX secolo si iniziano a distinguere i primi stilisti, che creavano nuovi tagli, nuove stoffe e nuovi canoni nel modo di abbigliarsi, con l'adozione di nuovi abiti femminili quali il tailleur inventato alla fine del secolo dall'inglese Redfern. Lo stilista capovolse il rapporto tra il sarto e la cliente, che ora dipendeva dalle sue idee ed era ben felice di indossare un abito firmato da lui e realizzato nel suo atelier. 



Gli stilisti lavoravano solo per l'élite poiché i costi per l'ideazione e per la produzione erano molto alti. Questo nuovo impulso di riforma fu principalmente portato avanti da Charles Fréderic Worth, inglese trapiantato in Francia, considerato l'inventore della Haute Couture e sarto personale dell'imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III, e della sua corte, dal 1864. La rivoluzione industriale nata in Inghilterra alla fine del XVIII secolo, creò, nel campo della moda e della tessitura, macchine che permettevano di tessere, tagliare e cucire con rapidità e a basso costo. 



Tuttavia la moda si avvicinò alla massa solo verso la metà dell'Ottocento, grazie all'invenzione di macchine per tagliare le pezze di tessuto e all'introduzione del telaio meccanico jaquard. All'inizio tali tecniche furono applicate soprattutto alle uniformi militari; con la nascita in Francia dei grandi magazzini, i prezzi degli abiti confezionati in serie si abbassarono notevolmente. Le nuove tecniche della chimica e l'invenzione dell'acciaio introdussero materiali meno costosi: la tessitura meccanica accelerò la produzione di stoffa, così come la stampa delle decorazioni con coloranti industriali; i busti e le sottogonne non furono più rinforzati da stecche di balena, ma di metallo, facilmente riproducibile in serie. La crinolina, la sottogonna a cupola diffusa durante il periodo del romanticismo e munita di cerchi d'acciaio, fu per la prima volta indossata anche dalle donne del popolo.

lunedì 26 settembre 2011

L' Alta Moda

L'alta moda o haute couture è il settore dell'abbigliamento nel quale operano i creatori di abiti di lusso. Il settore ruota attorno a varie case di moda, alcune delle quali assai antiche, conosciute grazie a marchi ben pubblicizzati presso il grande pubblico. 


In ognuna di queste case lavorano grandi stilisti, disegnatori e addetti al marketing Essi propongono le loro innovative creazioni per mezzo di sfilate aperte alla stampa e ai compratori (buyers), con l'intento di anticipare le tendenze della moda Alcune case d'alta moda sono proprietarie di marchi secondari dedicati ai settori del prêt-à-porter e degli accessori.